"Il tempo è un gioco, giocato splendidamente dai bambini"
- Eraclito -
Sono piuttosto pochi gli orologi solari dove il costruttore o il committente hanno resistito alla tentazione di personalizzare ed arricchire l’affresco con delle scritte riguardanti la fede, la filosofia, la vita, la morte, come se non bastasse già la presenza di un orologio solare a rallegrare una parete, o non avesse già abbastanza cose da dire.
I motti e le massime sono da sempre stati parte integrante dei quadranti solari, molte volte indicando il carattere e lo spirito con cui è stato realizzato o voluto. Spesso sono in latino, solitamente il più breve, non sono poche neppure in italiano, più di raro nei vari dialetti. Molte sono citazioni tratte dalla Bibbia o ispirate dalla fede, alcune dalla Divina Commedia o da citazioni di testi antichi, altre invece scaturite dalla saggezza popolare.
Gli esempi qui di seguito riportati sono solo una minima parte del vasto repertorio che si può leggere sui quadranti solari:
CARPE DIEM. – Cogli l’oggi.
DOMINUS ILLUMINATIO MEA. – Il signore è la mia luce.
FESTINA LENTE. – Affrettati con calma.
HORAS NON NUMERO NISI SERENAS. – segno solo le ore serene.
LENTE HORA CELERITER ANNI. – L’ora trascorre lenta, gli anni passano in fretta.
OMNES VULNERANT ULTIMA NECAT. – Tutte feriscono, l’ultima uccide.
PANTA REI. – Tutto scorre.
POST TENEBRAS LUX. – Dopo le tenebre, la luce.
SERIUS EST QUAM COGITAS. – E più tardi di quanto tu creda.
SINE SOLE SILEO. – Senza sole taccio.
SIT FAUSTA QUAE LABITUR. – Che quest’ora vi sia propizia.
SOLE ORIENTE FUGIUNT TENEBRAE. – Le tenebre svaniscono al nascere del sole.
SOLIS ET UMBRAE CONCORDIA. – Concordia tra sole ed ombra.
SOL OMNIBUS LUCET. – Il sole splende per tutti.
SOL REX REGUM. – Il sole comanda anche i re.
SOL SOLI DEI GLORIA. – Il sole a gloria del solo Dio.
TEMPUS BREVE EST. – Il tempo è breve.
TEMPUS EDAX RERUM. – Il tempo è divoratore delle cose.
TEMPUS OMNIA DABIT. – Il tempo accorderà tutto.
TEMPUS VICIT OMNIA. – Il tempo prevale su tutto.
UNA DABIT QUOD NEGAT ALTERA. – Una porta ciò che l’altra rifiuta.
UTERE, NON NUMERA. – Non contarle, mettile a profitto.
VERT NON SEMPER VIRET. – La primavera non è sempre verde.
VIVERE MEMENTO. – Ricordati di vivere.
VOLAT IRREVOCABILIS HORA. – Vola irrevocabile il tempo.
Per chi fosse interessato ad approfondire il tema dei motti latini e non solo, consiglio di visitare la bellissima raccolta RUIT HORA, una delle più complete reperibili, frutto di un notevole lavoro di catalogazione e traduzione da parte di appassionati.
Nella piccola raccolta che segue sono elencati alcuni motti in italiano a cui si possono aggiungere le traduzioni dei motti latini.
Al sol misuro i passi, all’uom la vita.
Astri lucenti illuminate queste mura.
Ché perder tempo a chi più sa più spiace.
Di ferro è lo stilo, d’oro il tempo.
E più tardi di quanto voi crediate.
Errar ben può sulla campana il ferro, ma quando splende il sol io mai non erro.
Fugge la lepre al cacciatore, come la vita fugge in giorni ed ore.
Il tempo è un gran maestro, ma uccide i suoi scolari.
Il tempo fugge come l’ombra.
Io cammino senza piedi, e parlo senza lingua.
L’amor che move il sole e l’altre stelle.
La vita fugge e non s’arresta un ora.
Lo ministro maggior della natura…. E col suo lume il tempo ne misura.
L’uomo misura il tempo e il tempo misura l’uomo.
Muta io son, pur dico in mia favella che l’ora di polenta è la più bella.
Nessun parlar, val quanto il mio tacer.
Ombra fugace dalla luce uscita, misuro i passi al sol, all’uom la vita.
Parlo con l’ombra ma parlo chiaro.
Per gli amici qualunque ora.
Qui l’arte avvinti in suo trionfo adduce, il tempo, il moto, il sol, l’ombra e la luce.
Ricordati che qui contiamo in due, le ore mie tu conti, ed io le tue.
Segno le ore sì, ma non più quelle.
Se mi guarderà il sole, vi segnerò le ore.
Senza il sol nulla son io, nulla sei tu senza Dio.
Sincera io son finché il sole impera, ma resto muta quando vien la sera.
Torna il sole non il tempo.
Torna tornando il sol l’ombra smarrita, ma a noi non torna mai l’età fuggita.
Tu sol passi, non io, che immobil sono, parco usa quello ch’io di me ti dono.
Un punto segna l’ora e qui s’allude che il vivere e il morir un punto chiude.
Una di più, una di meno.
Vassene il tempo e l’uom non se n’avvede.